Tutti al Bto

Il 18 e 19 novembre 2010, alla Stazione Leopolda di Firenze, si terrà la Terza Edizione del Buy Tourism Online. Già le precedenti edizioni hanno avuto un enorme successo e questa si presenta come quella più interessante. Ricordatevi queste date se siete interessati a seguire i nuovi dibattiti che nascono sul tema del Travel 2.0….

Il programma, o almeno il programma provvisorio, è già presente sul sito del Bto. La struttura della manifestazione si basa su conferenze, convegni e sessioni di formazione su argomenti particolari.  Esiste la possibilità di iscriversi alla manifestazione e, acquistando il “pacchetto completo”, di partecipare a tutte le attività che si svolgeranno in questi due giorni. Unica nota dolente è che la partecipazione alla manifestazione non è sicuramente alla portata di tutte le tasche…

Sirmione la perla del Garda

Paene insularum, Sirmio, Insularumque
ocelle, quascumque in liquentibus stagnis
marique vasto fert uterque neptunus,
quam te libenter quamque laetus inviso,
vix mi ipse credens Thyniam atque Bithynos
liquisse campos et videre te in tuto.
O quid solutis est beatius curis,
cum mens onus reponit, ac peregrino
labore fessi venimus larem ad nostrum,
desideratoque acquiescimus lecto?
Hoc est quod unum est pro laboribus tantis.
Salve, o venusta Sirmio, atque ero gaude
gaudente; vosque, o Lydiae lacus undae,
ridete quidquid est dome cachinnorum.

Catullo, Carme XXXI

Già cantata da Catullo, Sirmione conferma la sua bellezza sotto ogni aspetto. Lingua di terra che si protende sul lago di Garda, offre varie possibilità a ospiti di ogni età. Le giovani coppie possono optare per un weekend romantico in uno degli innumerevoli hotel, che sorgono fuori e dentro il centro storico. Le famiglie con bambini possono sceglierla come punto di partenza per raggiungere i parchi giochi (GardalandMovieland) che troviamo a pochi chilometri di distanza. Le coppie anziane possono usufruire dei benefici termali per cui la città è rinnomata, la struttura più importante è sicuramente quella delle Terme di Catullo.

Qualche piccolo suggerimento: Sirmione non è una meta “economica” e se si vuole risparmiare conviene scegliere un albergo “fuori dalle mura”, magari evitando di prenotare una camera fronte lago, ma che offra, agli utenti, un servizio indispensabile: il parcheggio gratuito. La cittadina è, infatti, molto piccola e i parcheggi a pagamento sono costosi; la possibilità di entrare all’interno del centro storico, in macchina, è data solo ad alcuni. La scelta migliore è quella di riuscire a trovare un albergo leggermente decentrato, ma che offra la possibilità di raggiungere, a piedi e in pochi minuti, il centro. Oltre alla classica passeggiata per i vicoli, è possibile visitare la Rocca Scaligera e le Grotte di Catullo, al costo di 4 euro per gli adulti e 2 euro per i ragazzi dai 18 ai 25 anni. Per godersi un momento di relax, magari in un soleggiato pomeriggio autunnale, è possibile fare delle piccole soste alla spiaggetta pubblica, a ridosso della Rocca, e presso i vari punti panoramici.

Un circolo virtuoso

Diamo un primo sguardo a quello che succede nel mondo dell’editoria turistica.

Al giorno d’oggi il web diventa il luogo dove si sviluppa il viaggio, dove si creano e si coltivano iniziative. In questo contesto i turisti diventano, essi stessi, attori della promozione turistica. Si parte dal concetto di esperienza turistica attiva e dilatata; l’esperienza grazie all’online viene dilatata in:

  • una preesperienza (che è quella che i visitatori e i turisti cercano prima di partire e prima di scegliere una meta turistica);
  • in una condivisione della vacanza in tempo reale (sempre più diffuso è l’utilizzo del mobile);
  • in una postesperienza con l’immissione di contenuti online (di qualunque tipo essi siano audio, video o di testo) che costituiscono la base per una preesperienza successiva.

Si innesca un circolo virtuoso che sarebbe auspicabile e che le aziende e gli enti pubblici del settore dovrebbero promuovere, stimolare e incentivare come nuova forma di editoria.

 

 

Usare di nuovo il blog…

Non ho più usato il blog dopo l’esame… Ora voglio sfruttarlo per pubblicare qualche stralcio della tesi.

Ho deciso di cambiare la tesi, perchè non ho trovato lo stage, ora aspetto delle risposte da alcune aziende…  speriamo bene! L’argomento della tesi si  spostato sull’editoria turistica e su come le nuove tecnologie hanno trasformato e stanno tutt’ora trasformando questo settore.

Il 18 e il 19 novembre si terrà a Firenze il BTO, una manifestazione sul turismo online. L’anno scorso ha avuto molto successo e sarei interessata a partecipare (anche perchè sicuramente mi fornirebbe materiale “fresco” per la tesi), il problema è che costa un pò troppo… dovrò quindi cercare di “scegliere” qualche incontro e per il resto seguirò il tutto tramite twitter…

Nel frattempo segnalo il link al sito educational.it.

Coltivare le connessioni II

Coltivare le connessioni al giorno d’oggi sembra un’ ardua impresa. Le persone hanno sempre qualcosa di più importante da fare sempre e in qualunque momento. Non si ha più tempo per gli amici, per i figli o per leggere un libro. Tutto è visto e sentito come qualcosa da fare in un altro momento.

Vorrei citare alcune parti di un brano di “Come un romanzo” di Daniel Pennac. La lettura è il tema portante del libro, ma vi sono dei passaggi, come quello che riporto di seguito, che possono avere una valenza, a mio parere, universale e riferirsi anche alla possibilità o meno di coltivare le connessioni.

“Si, ma a quale dei miei impegni rubare quest’ora di lettura? Agli amici? Alla tivù? Agli spostamenti? Alle serate in famiglia? Ai compiti? Dove trovare il tempo di leggere? Grave problema. Che non esiste. Nel momento in cui mi pongo il problema del tempo per leggere, vuol dire che quel che manca è la voglia. Perchè a ben vedere, nessuno ha mai tempo di leggere. Nè piccoli, nè adolescenti, nè grandi. La vita è un perenne ostacolo alla lettura. (…) Il tempo per leggere è sempre tempo rubato. (Come il tempo per scrivere, d’altronde, o il tempro per amare.) Rubato a cosa? Diciamo, al dovere di vivere. (…) Il tempo per leggere, come il tempo per amare, dilata il tempo per vivere. Se dovessimo considerare l’ amore tenendo conto dei nostri impegni, chi si arrischierebbe? Chi ha tempo di essere innamorato? Eppure, si è mai visto un innamorato non avere tempo per amare? Non ho mai avuto tempo per leggere, eppure nulla, mai, ha potuto impedirmi di finire un romanzo che mi piaceva. La lettura non ha niente a che fare con l’organizzazione del tempo sociale. La lettura è, come l’amore, un modo di essere.  La questione non è di sapere se ho o non ho tempo per leggere (tempo che nessuno d’altronde mi darà), ma se mi concedo o no la gioia di essere lettore.” (“Come un romanzo”, Daniel Pennac, p. 99-100,  Universale Economica Feltrinelli, Milano 2007, traduzione di Yasmina Melaouah).

www.abar-tu.it

Vorrei segnale il link di un sito http://www.abar-tu.it.

A.B.A.R.T.U. onlus è un’associazione costituita nel 1991, con lo scopo di fornire assistenza ai bambini, agli adolescenti reumatici e ai giovani adulti colpiti dalle seguenti patologie: artrite idiopatica giovanile, lupus eritematoso, kawasaki, dermatomiosite, vasculite, sarcoidosi, sclerodermia, sindrome schonlein henoch. Questa associazione opera presso l’ Ospedale pediatrico Meyer e l’ospedale di Careggi di Firenze. Per chi fosse interessato consiglio di leggere la sezione dedicata alle patologie reumatiche.

Per fare una donazione:

A.B.A.R.T.U. onlus

Viale Pieraccini, 24, 50139 Firenze

Associazione Bambini e adolescenti reumatici, servizio di reumatologia pediatrica

Clinica Pediatrica III, Meyer Firenze

C.F.  94036300484

Conto corrente postale N°11690500

oppure

Conto corrente bancario c/o Cassa di Risparmio di Firenze Codice IBAN:  IT75A0616002807000300300C00.

Informazioni più dettagliate sono comunque reperibili sul sito.

What does it means to be connected

Nel suo articolo Stephen Downes parla molto chiaramente delle sette abitudini di persone altamente connesse. Riassumendo molto brevemente i punti principali dell’articolo, una persona si può definire altamente connessa se ha determinati comportamenti:

Reattività ai contenuti già presenti nel web: la creazione da parte del singolo dovrebbe partire in risposta a contenuti già presenti sul web, dovrebbe quindi essere una reazione a concetti precedentemente espressi.

Seguire il flusso: rispettare e arricchire le opinioni espresse sul Web evitando di andare per forza controcorrente.

Connettività: il collegamento on line è ormai alla base della comunicazione odierna e rimanere fuori da questo universo non è quasi più possibile.

Condivisione: l’importante è condividere quello che si ha con gli altri utenti connessi anche se sul momento non si ha niente in cambio.

RTFM: ossia leggi i manuali; se non capiamo una cosa o abbiamo un problema basta cercare nel web, le risposte sono lì a disposizione di tutti e noi, a nostra volta, possiamo arricchire queste risorse.

Cooperazione: nelle relazione face to face le persone collaborano per raggiungere un obiettivo comune. On line le persone cooperano, non si impongono ed esprimono le loro idee in maniera più libera.

Essere se stessi: le relazioni che si vanno a sviluppare on line non sono solo fredde e stupide, ma devono basarsi su emozioni; le persone anche se a distanza devono entrare in contatto empaticamente l’un con l’altro.

Naturalmente non presento quasi nessuna di queste caratteristiche. Il mio rapporto con la rete è ancora del tutto superficiale, non tendo ad essere reattiva, non ho tempo di essere connessa, non amo parlare di me e sopratutto non amo scrivere.  Il mio rapporto con il web  e con gli altri utenti rimane superficiale perchè si limita alla sola osservazione e lettura, allo scambio di mail, contenuti e a qualche visita su facebook.  Mi rendo conto che tutto è ancora troppo passivo da parte mia; ogni azione, ogni attività presuppone volontarietà dalla persona che la svolge e forse a me manca proprio la volontà di essere altamente connessa.

Cos’è il PDF?

Usato spesso involontariamente, il PDF (Documento in Formato Portabile) è stato creato per condividere qualsaisi file su qualsiasi computer. L’Adobe System crea il PDF circa qundici anni fa e da allora viene perfezionato costantemente. Utilizzare questo formato porta alla condivisione delle informazioni contenute nel documento. La sua lettura, creazione e stampa è possibile da parte di qualsiasi persona che utilizza Adobe Reader. Si possono creare indici, miniature, inserire filmati o link che rimandino ad altri testi. Naturalmente offre anche delle garanzie: in ogni documento l’autore può inserire una password che vieta la modifica del file, le persone che ricevono o scaricano il PDF possono, quindi, solo leggerlo e stamparlo.  E’ sempre giusto poter fornire delle garanzie di protezione, l’importante è non approfittarne…

Bound by Law

Bound by Law utilizza la classica formula del fumetto per affrontare il controverso problema del copyright e del fair use, ma lo fa sfruttando internet! E’ l’esempio lampante di come sia possibile un’integrazione tra “vecchio” e “nuovo” e di come deve essere sfruttata questa integrazione.

Il diritto d’autore nasce e cresce nei paesi anglosassoni. In italia il cammino è tortuoso. Ad oggi, ancora, manca una legislazione che sia al passo con i tempi. Il nostro diritto d’autore si rifà ancora ad una legge del 1941. Chiramente è stato modificato, grazie alla spinta delle direttive europee, ma sostanzialmente il testo di riferimento è quello di una legge di sessant’anni fa. Come si dice? Gli Ultimi saranno i primi!

Proteggere “una particolare espressione del lavoro intellettuale” è fondamentale, ma lo è anche la possibilità di renderla disponibile al pubblico. Le limitazioni e gli interessi economici i gioco sono e saranno sempre troppi, ma in fondo la cultura e la possibilità di diffonderla non sono fattori così importanti!

Ah dimenticavo…

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Primo Blogoincarico

Nonostante il mondo e la realtà vadano avanti costantemente, l’insegnamento, le materie e l’università stessa sembrano ancorati ad un passato molto lontano. La lezione in aula rimane ancora, troppo spesso, l’unica forma di insegnamento possibile.

Durante la prima fase del mio ciclo di studi ho appreso delle “definizioni base”, subito dopo la laurea ho deciso di iscrivermi alla specialistica di Comunicazione Strategica presso la facoltà di Scienze Politiche, sperando di riuscire a mettere in pratica tutte le nozioni acquisite fino a quel momento. Tutto in quella facoltà, però, era inserito in schemi rigidi: le nozioni venivano ripetute al’infinito, l’impostazione della lezione in aula era sempre la stessa, il linguaggio usato da insegnanti e studenti artificioso, non naturale; e la tecnologia? beh ne parlavamo spesso…sempre, ma non abbiamo fatto niente, MAI. Dopo un anno di corsi, tre esami sostenuti ed un piano di studi che non prevedeva neanche uno stage ho deciso di cambiare corso di laurea.

Quello che molti insegnanti sembrano ancora non aver capito è che la lezione in presenza può fornire allo studente formule di apprendimento riconoscibili e molte volte anche efficaci, ma questa tipologia di insegnamento è ormai insufficiente. La formazione oggi giorno DEVE essere integrata con le nuove tecnologie. Il contesto e la realtà globale in cui viviamo presuppongono nuove forme di conoscenza e di apprendimento; gli studenti, soprattuto di un corso di laurea magistrale, sono ormai discenti adulti. Gli insegnanti e l’univesità devono continuare a fornire conoscenze teoriche comuni a tutti gli studenti, ma devono dare anche la possibilità al singolo di poter tracciare un percorso autonomo di apprendimento. La tecnologia è una grande risorsa che l’università dovrà riuscire a sfruttare per poter elaborare nuove forme di insegnamento efficaci per il contesto globale in cui viviamo.